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Una favola può

da Libri per bambini

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Roberta Comin, scrittrice di favole per bambini ci ha raccontato com’è nato il suo nuovissimo libro, una favola può. Un libro che, attraverso le favole, ci aiuta a parlare di tutto con i bambini.

E’ nato “Una favola può”, ultimo libro scritto da Roberta Comin e disegnato da Miriam Serafin. Una emozionata Roberta ci ha raccontato come è nato questo libro, del perché con i bambini è giusto e bisogna parlare di tutto e del miglior mezzo che abbiamo per poterlo fare: le favole.

“Roberta ciao, come stai?”
Guardo il numero memorizzato e cerco di capire perché A mi telefona.
“Ciao A, sto bene grazie! Anche tu?”
Rimango sul vago.
“Ti chiamo perché ho appena visto il tuo ultimo libro e ho pensato tu fossi la persona giusta per me!” (era appena uscito Favole sottovoce, il mio secondo libro).
Non capisco. Aspetto che riprenda a parlare.
“Sai, sto preparando un progetto con l’Università di Padova e avrei bisogno di spiegare ai bambini un argomento… diciamo un po’ difficile. E mi sei venuta in mente tu! Credo che non potrei chiedere a nessun altro di scrivermi un racconto del genere!”
Quando mi ha detto che argomento gli serviva che trattassi, ho risposto: “No, non ci riesco!”
Poi, però, non ho resistito e la favola l’ho scritta. Ed è in questo libro. Ecco è cominciata così!
Poi il progetto di A non è arrivato alla sua conclusione e la mia “favola su un argomento complicato da spiegare ai bambini” è rimasta lì. Intanto avevo pubblicato Favole per te e continuavo a leggere favole saltellanti, a parlare sorridendo delle piccole difficoltà quotidiane con i miei racconti. Ma quando mi è stato chiesto di preparare un nuovo libro, mi è tornata alla mente quella favola rimasta in un cassetto. Sono sempre stata convinta che si possa, anzi si debba parlare di tutto con i bambini e ho pensato perché no? Perché non scrivere di argomenti complicati, attuali, cose non di tutti i giorni, ma che comunque a volte dobbiamo affrontare con i bambini? Così è continuata la voglia di parlare di cose “importanti, impegnative”, a volte difficili anche per chi le ha già vissute. Le favole si prestavano benissimo a questa sfida: le cose possono essere dette in modo leggero, scherzoso, divertente, ironico, giocoso… ma sempre pregno di vita e capace di preparare questi preziosi ascoltatori a camminare da soli lungo il loro cammino. In questo nuovo libro parlo di tante cose. La fatica di rimanere persone corrette in mezzo a situazioni devianti, l’accettazione di chi sta male senza emarginarlo, la difficoltà di capirci nelle diversità più grandi, la paura di accogliere per timore di perdere qualcosa, il bisogno di pensare bene alle nostre azioni per non subirne le conseguenze negative, le nostre paure più profonde, l’ingenuità che ci rende preda della cattiveria del mondo, l’autoemarginazione per paura di confrontarci con gli altri, la tolleranza verso chi non comprendiamo, la paura di lasciare la vita… Ho scritto queste favole di getto, felice di dedicare ogni mio spazio libero a raccontare situazioni cui spesso la vita ci sottopone. Il gioco entusiasmante della ricerca dei nomi, degli animali che avrebbero aiutato i miei racconti, della fusione di situazioni reali nelle parole della favola, la voglia di essere dolce e sorridente pur in situazioni complesse…

Una favola può.

Sì, può vincere qualsiasi sfida!
Se il primo libro Favole sottobraccio l’ho scritto per gioco, questo l’ho scritto pensando a noi adulti e al problema di come affrontare coi bambini argomenti non sempre facili.
Sono suggerimenti sorridenti, modi alternativi per parlare di tutto, guardando senza sgomento il momento della spiegazione diretta al bambino. Perché quando i bambini ci fanno una domanda, quello è il momento della risposta. Nessuno di noi cresce “genitore”. È un ruolo che ci si guadagna a fatica, con tanto amore, tanto tempo dedicato, tanta pazienza. Questa raccolta di favole vuole essere solo questo: un sorriso a tutte le persone che si stanno “diplomando” genitori giorno dopo giorno! La parola leggera, che fa sorridere, ci accompagna a spiegare argomenti complicati spesso anche per noi stessi: qualsiasi tema può essere trattato, presentato, discusso in questo modo! Così ora di queste tematiche, affrontate con miei figli a suo tempo, parlo con tutti voi. Con un sorriso, convinta della magia meravigliosa che possono le favole!

E adesso iniziamo!

In un grande parco vicino ad una città, vivevano molte specie di uccelli … e c’era lei, la gazza.

– Ciao bel uccellino! Vieni, c’è qualche briciola anche per te! – disse piena di entusiasmo Giuditta.
– Quella è una gazza, Giuditta … È attratta solo da quello che luccica. Non so se vuole mangiare…

– Mamma!… Si è presa una delle mie perline…. Perché?… Io volevo diventare sua amica…

– Ora come faccio… non so se posso fidarmi di lei!… È stata davvero antipatica…

è vero, ma tu sei una bambina brava e bene educata! Non smettere mai di essere così, nemmeno se gli altri, chiunque siano, si comportano in modo scorretto!…

Che dite, continuiamo a leggere insieme?

Roberta Comin

Roberta Comin

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