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A caccia di colori a Villa Pisani

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Con la compagnia addirittura del doge Alvise Pisani, Katia e i suoi figli hanno partecipato a una giornata alla scoperta degli affreschi del Tiepolo nella più famosa delle ville venete sulla Riviera del Brenta. A far da guida, i bravissimi studenti di un liceo in alternanza scuola-lavoro

Per famiglie come noi sempre alla ricerca di attività che arricchiscano il tempo che passiamo assieme ai nostri bimbi, i Kid Pass Days rappresentano un’occasione golosa da non farsi sfuggire. Quest’anno, poi, la scelta dell’attività a cui partecipare è stata particolarmente difficile vista la ricchezza e la qualità dell’offerta. Alla fine abbiamo optato per un’attività che di solito è riservata alle scuole e, quindi, difficile da provare per le famiglie in altre occasioni. Eccoci quindi a Villa Pisani a Stra, nell’entroterra veneziano, per il laboratorio “Colori in Villa”.

Una giornata con guide speciali: gli studenti!

Ad attirare la nostra attenzione su questa attività non è stata solo la fama della villa e la bellezza del suo giardino, ma il fatto che le guide previste sarebbero stati degli alunni in alternanza scuola-lavoro di un liceo del territorio: la vicinanza di età con i nostri figli mi è sembrata una novità stimolante per Ludovico, 9 anni, ed Edoardo di 6.

Arriviamo alla villa e già varcare il cancello fa l’effetto di una macchina del tempo: lo splendore del contesto, la magnificenza degli affreschi, il silenzio irreale, che ovatta tutto nonostante l’elevato numero di visitatori presenti, ci trasportano in un’epoca di luce fioca di candele, musiche, balli e bellissimi vestiti. Giusto il tempo di godersi un attimo questa sensazione di rapimento che ci richiama alla realtà la voce squillante della nostra guida: Chiara, una ragazza giovanissima, ma così spigliata che stenti a credere non sia una guida di professione.

Una caccia al tesoro seguendo il Tiepolo e il doge Pisani

Chiara racconta la storia del doge Alvise Pisani, delle feste da lui amate e di un suo speciale ospite: il Tiepolo che, innamoratosi di questo luogo, ha voluto abbellirlo con i suoi splendidi e coloratissimi affreschi. A noi e ai nostri bimbi le guide hanno affidato il compito di cercare nelle stanze dove si fosse nascosto il fedele amico del pittore … un pappagallo. La più bella sorpresa della giornata sono stati gli accompagnatori di questa colorata caccia al tesoro: il doge Pisani e la bellissima moglie in persona, splendidamente interpretati da due giovani alunni in abiti d’epoca.

Seguendo il doge e la moglie, corriamo tra una stanza e l’altra e, quasi senza accorgerci, le nostre giovani guide si alternano per raccontarci miti antichi che, così spiegati, trasformano agli occhi dei bambini gli affreschi in pagine di un coloratissimo libro di storie. Ascoltiamo poi anche la storia della famiglia Pisani, la sua decisione di vendere la villa a Napoleone e le modifiche volute dal Napoleone stesso. Passando di stanza in stanza capiamo sempre di più perché questa villa si sia meritata il soprannome di “regina delle ville venete”. Ma è solo arrivando al giardino che la vediamo nella sua magnificenza, e davvero ci sembra di essere a Versailles.

L’ultima sfida: attraversare il labirinto

Spulciando tra le figure mitologiche troviamo finalmente il nostro pappagallo e siamo soddisfatti e pronti per l’ultima sfida: trovare la strada giusta per arrivare al centro del famosissimo labirinto. In questa esperienza di per sé divertentissima siamo stati accompagnati ancora dal Doge, che abbiamo scoperto essere un po’ smemorato: tante volte abbiamo sbagliato strada aumentando a dismisura l’ilarità dei bambini. Riusciti a fatica a trovare l’uscita del labirinto, torniamo a casa divertiti. E nel tragitto io rifletto, da mamma e da insegnante, che sono felice di aver visto l’impegno di questi liceali dagli occhi brillanti per la passione che hanno messo in questo lavoro… e non posso non essere fiduciosa per il futuro.

Katia Pettenò

Katia Pettenò

Katia Pettenò ha un background scientifico, ed è insegnante di matematica. Nella vita personale Katia è mamma di due bambini che frequentano la scuola primaria. Da sempre è amante dell’arte in tutte le sue forme, della storia e della cultura in generale, ma la sua passione più grande sono i viaggi, intesi come esperienze di vita e crescita personale. Nella vita di tutti i giorni cerca di far combaciare passioni, lavoro e il suo essere mamma. Questo si traduce in viaggi che spesso seguono il programma scolastico dei figli o le loro passioni; viaggi che vengono a lungo preparati e discussi a tavolino: progettazione a cui tutti i componenti famigliari contribuiscono per creare qualcosa che venga vissuta da tutti, e in particolare dai bambini, come qualcosa di personale e che si trasformi poi in ricordi. Fermamente convinta che l’apprendimento passi attraverso l’esperienza vive e condivide con i figli molte esperienze culturali che sceglie sempre, se e solo se, pensati per i bambini.

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